Ravera - ArnaldoRivera
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Ravera

Novello

CARATTERIZZAZIONE GEOPEDOLOGICA
E INQUADRAMENTO CLIMATICO

 

Substrato geologico: MARNE DI SANT’AGATA FOSSILI LAMINATE; Età 9 milioni di anni (TORTONIANO).

Il vigneto si sviluppa completamente sulle Marne di Sant’Agata Fossili nella particolare forma “laminata”. In quest’area infatti le marne si presentano fittamente stratificate, molto diverse dalla tipica conformazione in spessi strati che possiamo trovare nel resto della zona occupata da questa formazione.

Anche queste rocce hanno origine marina e i sottili livelli che le caratterizzano raccontano una storia particolare. Per potersi depositare questi strati sottilissimi hanno necessariamente richiesto l’assoluta mancanza di correnti di fondo. I fondali tranquilli e senza forti correnti hanno permesso l’accumulo di grandi quantità di argille e sostanza organica. Di conseguenza si crearono le giuste condizioni che oggi fanno sì che le bancate di marne laminate rappresentino un grandissimo serbatoio di fossili conservati sovente in condizioni eccellenti.

 

Suolo: BIANCO, MARNOSO, CALCAREO, POCO PROFONDO, GIOVANE. il suolo come sempre eredita le caratteristiche delle formazioni sottostanti: qui abbiamo una bassissima percentuale di sabbia, il limo è prevalente (oltre 50%) e anche l’argilla è presente in buona quantità. Il contenuto di calcare è piuttosto elevato. Il suolo quindi tende ad una certa compattazione, dovuto alla scarsità di sabbia, che concorre a contenere la vigoria. Ravera è caratterizzato da un tipico suolo bianco. Si avvicina quindi molto alla roccia di partenza essendo un suolo giovane con poca o nulla evoluzione. Il contenuto di sostanza organica risulta basso, in linea con la sua appartenenza ai suoli bianchi. Tutte queste caratteristiche influenzano notevolmente la pianta facendo sì che la vigoria sia sempre contenuta. L’elevata presenza di limo e argilla permettono però alla pianta di superare senza fatica lo stress idrico estivo, permettendogli una regolarità di sviluppo in quelle fasi finali di maturazione della bacca (agosto e settembre) così determinanti per le caratteristiche del vino. Altrettanto determinante risulta la relativa bassa fertilità, in quanto stimola la pianta a sintetizzare ed accumulare nel frutto tannini che concorrono a rendere unico questo crus. Proprio questi ultimi sono uno dei caratteri identitari principali di Ravera. La grande quantità di argilla e limo fine genera morbidezza dei tannini che possono evolvere grazie alla lenta e costante maturazione anche in condizioni di stress idrico.

 

Clima e inquadramento topografico: esposizione SUD; quota 400 m slm; pendenza 15% circa.

Il vigneto si trova in una zona climaticamente definita rispetto al resto della zona del Barolo. Qui la conformazione topografica, alte colline che racchiudono la vallata, e la quota elevata, fanno sì che il clima sia marcatamente più freddo. Infatti a Ravera le fasi fenologiche sono sempre in ritardo di circa una settimana e, rispetto ad esempio alle Rocche di Castiglione, anche di 10 giorni. La posizione elevata però smorza le escursioni termiche. Il microclima che si genera è quindi costantemente fresco anche durante l’estate.

 

A cura di Edmondo Bonelli, naturalista